Stampare oggetti in 3D : RepRap, la stampante in grado di autoreplicarsi
Sembra fantascienza, invece è pura realtà. L’avventura delle stampanti 3D, ovvero stampanti in grado di creare oggetti solidi, è partita già molti anni fa, ma con questo progetto abbiamo aggiunto la ciliegina sulla torta e stiamo incominciando ad esplorare nuovi mondi!
Sto parlando di RepRap, acronimo di Replicating Rapid-Prototyper. Si tratta di una stampante ad estrusione, in grado appunto di creare solidi, ma con una caratteristica aggiuntiva: questa stampante è in grado di replicarsi! Ovvero può creare i pezzi per generare un’altra stampante uguale a se stessa, se poi aggiungiamo che tutto questo è controllato da software open source e sono fornite le istruzioni che permettono di crearsi in casa una stampante 3D per circa 500 euro quando un oggetto commerciale del genere ne costa intorno ai 30mila… Ho detto tutto! Segue il video di presentazione di questo avveniristico robot:
Con una stampante del genere non stamperemo più su carta, ma sarà possibile crearsi i propri oggetti solidi utilizzando plastiche come ABS o HDPE e disegnandoli con normali software CAD. La testina di stampa in pratica estrude il materiale depositandolo in strati successivi, muovendosi lungo i 3 assi cartesiani.
Il software è disponibile per varie piattaforme, abbiamo bisogno di un software di disegno (quello consigliato inizialmente è Art Of Illusion) e dell’Host che controlla il movimento del Bot Cartesiano. Il file del disegno sarà in formato STL (Standard Triangulation Language), ci sarà poi un software in Java in grado di elaborare le informazioni e trasferirli alla testina di stampa.
La comunicazione con l’host avviene tramite USB o RS232, c’è anche una versione in grado di creare solidi leggendo i file da una scheda di memoria SD.
In aggiunta, come dicevamo prima, questa stampante è anche in grado di “creare” i componenti per generare una stampante uguale a se stessa, a parte ovviamente l’elettronica anche se gli sviluppatori stanno facendo dei test per fare in modo che anche questa lacuna venga colmata! Viene infatti specificato che RepRap è in grado di creare il 60% dei suoi pezzi: anche gli esseri umani sono in grado di costruire unicamente il 60% delle proprie proteine e il restante 40 devono assumerlo dall’esterno.
Il progetto è stato supportato da Sourceforge. La pagina ufficiale del progetto si trova qui. E’ inoltre disponibile un Wiki in italiano con le istruzioni su come autocostruirsela