Stadio di potenza stazione saldante Lafayette SSD-81

Allego in questo articolo lo schema elettrico, ricavato personalmente, dello stadio di potenza della stazione saldante Lafayette SSD-81 (che è il nome/modello con cui in Europa viene importata la stazione Zhongdi ZD-981, ma con i colori cambiati).

Ringrazio l’utente “Ciano” che da una discussione nata in articolo precedente mi ha aiutato a capire la reale provenienza di queste stazioni saldanti. Che fosse cinese non c’era alcun dubbio, ma almeno ora, sapendo da dove provengono, ci sarà più scelta nel momento in cui si dovranno ordinare dei ricambi!

Non escludo inoltre (anzi ne sono molto sicuro) che tutte le stazioni saldanti/dissaldanti delle stesse serie, di entrambe le marche, facciano più o meno uso dello stesso stadio di potenza.

Ho pensato bene a studiarmene lo schema elettrico perchè dopo alcuni piccoli malfunzionamenti che sono riuscito a risolvere da solo, e dopo che sia il venditore che il distributore italiano hanno deciso di snobbarmi (ma vi ringrazio! Vi farò la pubblicità che meritate!), non sia mai che si arrostisca tutto rendendo più difficile la riparazione!

Lo schema dello stadio di potenza come vedete è molto semplice. Il trasformatore ha un’uscita a circa 17V che viene raddrizzata e livellata e arriva a circa 24V (che è la tensione  nominale di funzionamento dello stilo saldante).

Dalla logica, non appena la temperatura dello stilo si abbassa rispetto al setpoint, arriva il segnale di comando diretto al fotoaccoppiatore PC817 (dovrebbe trattarsi di un segnale in PWM ma non ho ancora verificato). Il fotoaccoppiatore manda quindi in saturazione il power mosfet a canale N STP60NF06 (tenuto normalmente interdetto dalla resistenza da 22K), il quale fa arrivare la tensione alla resistenza dello stilo.

Lo schema di questo stadio di potenza è singolare: ho difatti notato che in giro la maggior parte delle stazioni saldanti non usa raddrizzare la tensione di alimentazione dello stilo ma invia direttamente la tensione alternata tramite un triac pilotato opportunamente.

I componenti “critici”, avendo a disposizione il datasheet, possono essere tranquillamente sostituiti con equivalenti in caso di guasti.

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