Settorezero compie 10 anni
E’ con un pizzico di orgoglio che voglio segnalare che oggi, 25 Ottobre 2017, Settorezero compie 10 anni. Nato come un blog su tecnologia e computer si è evoluto con il tempo focalizzandosi sull’elettronica embedded senza mai comunque tralasciare argomenti di interesse generale sempre incentrati su computer, tecnologia ed elettronica.
In realtà sono in rete, con argomenti simili, da molto prima del 2007: ho cominciato nel 1999 con un blog personale sull’ormai defunto Pegacity (nel quartiere tempo libero) dopodichè l’anno successivo ho aperto un sito su digilander che si chiamava Boyz In The Net in cui illustravo vari progetti di elettronica (tra cui i famosi cavi M-BUS / F-BUS per i cellulari Nokia), all’epoca c’era una collaborazione con il sito NIXIE (acronimo di “nuove idee x internettiani elettromaniaci”, esiste ancora oggi ma solo come “segnaposto” per ricordare l’era che fu), sono quindi passato per altri siti web occupandomi delle cose più disparate e imparando anche a programmare applicativi in PHP/MySQL che servivano prima a me e poi per lavoro (all’epoca non conoscevo ancora WordPress e realizzavo tutto a mano), fino ad arrivare, nel 2007, con Settorezero: volevo un nome che ricordasse in qualche modo il mondo dell’informatica e settore zero mi suonava bene quasi come un “punto di partenza”.
Se settorezero è arrivato all’età di 10 anni non è solo per merito mio, per cui è doveroso fare dei ringraziamenti.
Ringrazio prima di tutto mia moglie che mi ha sempre accompagnato in questa passione facendo di tutto perchè potessi coltivare i miei hobby spingendomi anche a partecipare ai vari Maker Faire nonostante io stesso non ritenessi alcuni progetti all’altezza di una tale manifestazione. In realtà senza di lei molto probabilmente settorezero non sarebbe esistito nè la mia passione avrebbe subìto una svolta (ho collaborato con altri nomi noti nel mondo dei Makers, tra cui Robot-Italy e Digilent/Mirifica e per questo voglio ringraziare di cuore Luigi Carnevale, Fabio de Riccardis e Alex Wong).
In questi anni ho avuto il piacere di ricevere tantissime testimonianze di persone che grazie a Settorezero si sono riprese sia dal punto di vista della vita di tutti i giorni (celebre il signore che tanto tempo fa mi inviò un messaggio dicendo di averlo salvato da quella che per lui era l’ “anticamera della tomba”, ovvero la bocciofila: in pratica gli ho fatto cambiare hobby!) sia sul piano lavorativo, senza tener conto dei numerosi ragazzi a cui settorezero ha dato un valido aiuto per le tesi di Laurea.
Devo sempre a mia moglie la costituzione di un’associazione, nel 2012, con il quale ci occupiamo insieme di trasmettere, soprattutto ai bambini, un’altra mia passione: quella per il retrocomputing, il retrogaming e la tecnologia d’epoca in generale. Associazione grazie alla quale abbiamo all’attivo già un bel numero di mostre e partecipazioni in manifestazioni a tema in tutta Italia che ci hanno consentito di diventare un buon punto di riferimento in Campania per quanto concerne il tema dell’archeologia informatica e videoludica. Abbiamo già realizzato molte visite guidate e trasmesso a tanti bambini la passione per l’inventiva: quella dote grazie alla quale tanti uomini comuni in passato hanno inventato tanti oggetti che usiamo nella vita di tutti i giorni. Un tema che, insomma, è parallelo a settorezero.
A proposito di questo voglio ricordarvi che se avete del vecchio materiale di informatica/videogames/tecnologia d’epoca da dar via e lo volete donare alla nostra associazione (che so: Commodore64, Nintendo, vecchi televisori CRT, calcolatrici, vecchi libri, accessori ecc) contattatemi
Ringrazio quindi tutti quelli che hanno sempre supportato, aiutato, stimolato e creduto in Settorezero: Luca Gallucci in primis, che, tra le innumerevoli cose per cui devo ringraziarlo, ha anche utilizzato il mio progetto ORbit16 per la sua tesi di laurea, alla quale ho in parte collaborato e sulla quale ho avuto uno spazio che mi ha fatto sentire un po’ come se mi fossi laureato anch’io (ricordo difatti che sono diplomato e tra l’altro in un ambito completamente diverso dall’elettronica).
Un grazie va anche a tutti gli amici di Officine Robotiche: compagni di avventura e persone da cui ho solo da imparare ancora tanto: Guido Ottaviani, maestro insieme a Sergio Fiocco aka Fiser e Sergio Tanzilli della ACME Systems : sono queste le tre persone da cui ho imparato tutto ciò che ruota intorno ai PICmicro. Un grazie e un abbraccio forte vanno quindi a Raffaello Bonghi, Walter Lucetti, Giovanni Bruno, Marco Fabbri, Marcello Pinna, Antonio Mattioli, Carlo Ottaviani, Mauro Soligo, Piero Laplano, Roberto D’Amico, Roberto Tacconi e Stefano Scibilia di Artigianato Robotico.
Grazie anche a Mauro Laurenti di Laurtec.it con il quale c’è da sempre una bella collaborazione nonostante non ci siamo mai conosciuti dal vivo.
Grazie a tutti quelli che seguono questo blog, che lasciano commenti, che collaborano, che mi donano un sorriso e un pizzico di soddisfazione.
Con affetto,
Giovanni Bernardo