Semplice interfaccia di comando optoisolata
Vi presento in questo articolo di elettronica pratica lo schema di una semplicissima interfaccia di comando optoisolata, realizzata da me insieme al mio carissimo amico Enzo (aka XFileSS). Apro una breve parentesi per descrivere da dove sia nata fuori l’esigenza di tale interfaccia. Abbiamo uno strumento sul posto di lavoro, dopo aver realizzato un software che ne preleva i dati dalla seriale ho pensato di velocizzare ancora di più le operazioni. Tale strumento infatti non inviava direttamente il dato a fine misura ma unicamente dopo la pressione di un pulsante esterno. La fine della misura è segnalata da un cicalino. Abbiamo quindi pensato di realizzare questa interfaccia da collegare al cicalino, quando il cicalino suona, viene alimentato un relè che chiude il contatto del pulsante per inviare il dato alla seriale. Niente di più semplice. Lo si sarebbe potuto realizzare anche senza l’isolamento ottico, ma io e Enzo abbiamo voluto proprio strafare realizzando qualcosa di molto più sicuro e professionale. Lo schema elettrico è il seguente:
Il principio di funzionamento è piuttosto semplice:
i segnali in+ e in- sono connessi direttamente ai terminali del buzzer (o di qualsiasi altra cosa vogliate interfacciare). Quando su tali terminali giunge alimentazione il led all’interno del fotoaccoppiatore CNX82 viene alimentato tramite D2 ed R3 e manda in saturazione il primo transistor contenuto all’interno del fotoaccoppiatore, questo primo transistor, tramite R1 manda in saturazione Q1 (tenuto normalmente interdetto da R2), Q1 andando in saturazione, fa arrivare l’alimentazione al relè K1. D1 ha la sola funzione di scaricare a massa le correnti parassite che si creano nel solenoide del relè.
Essendo tale interfaccia molto semplice, non abbiamo previsto la creazione di uno stampato, ma l’abbiamo realizzato su una semplice basetta millefori:
Per rendere il circuito il più compatto possibile e alloggiarlo nello strumento, è stato utilizzato un relè miniaturizzato e le resistenze sono state montate in verticale. Per rendere inoltre più agevole il collegamento sono stati utilizzati dei contatti a vite da circuito stampato.